Una leggenda narra che la chiesa, oggi rettoria, è stata costruita in seguito al ritrovamento dell’icona della Madonna da parte di alcuni esponenti della famiglia Federici, che si stavano recando a Salerno e furono costretti a fermarsi poiché i loro cavalli si inginocchiarono in quel luogo e non vollero proseguire il cammino. La chiesa di piccole dimensioni è ad unica navata, lungo le pareti perimetrali ci sono due nicchie che ospitano le statue di Sant’Alfonso e della Madonna del Soccorso. Sotto la mensa sono custodite le effige di Sant’Innocenzo Martire. Si narra che il corpo di questo Santo sia stato portato in questo luogo da Gerusalemme grazie al mercante Antonio Cafiero di Sorrento. La pala d’altare raffigura la Madonna del Soccorso entro una nicchia architettonica con timpano. Su tutta la parete dell’altare maggiore è presente in rilievo un grande arco realizzato in blocchi di tufo grigio.
Rettoria della Madonna del Perpetuo Soccorso
- di vivifisciano