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Chiesa di Santa Maria del fieno e Sent’Alfonso (Sant’Angelo)

Fisciano

Le prime notizie documentarie riguardanti la chiesa risalgono al 1309. Con il titolo di S. Angelo, in tale data risulta tra le chiese del castrum Sancti Severini – antica circoscrizione con centro principale in Mercato San Severino – obbligate al pagamento delle decime pontificie. Nel 1511 è indicata come parrocchia e nell’edificio è presente il fonte battesimale, vi si conservano gli Oli santi e la SS. Eucaristia. L’edificio, situato in uno dei nuclei storici di Fisciano, contrada Sabatini, doveva con tutta probabilità soddisfare le principali esigenze religiose della popolazione del rione. Nel XVI secolo viene avviata la costruzione dell’attuale chiesa dello Spirito Santo (dai più conosciuta come chiesa della Madonna delle Grazie), più grande e nata probabilmente per sopperire alle esigenze di una popolazione in aumento. La nuova chiesa nel 1579 risulta terminata da poco e in essa vi si trasferisce la parrocchia, che a partire dal 1703 è sempre denominata S. Angelo e Spirito Santo (con questo titolo è testimoniata ancora nel 1779).

Il complesso attuale, con annesso campanile e casa canonica, è il risultato di lavori di ampliamento della prima metà del XIX secolo. La chiesa ha una struttura interna tripartita, con una navata centrale e due piccole navate laterali suddivise da due pilastri che sostengono un arco centrale. Il portale d’ingresso è sormontato da un’edicola in maiolica datata 1833, raffigurante la Vergine col Bambino e le anime supplicanti.

Nella tradizione popolare all’originaria denominazione di S. Angelo è subentrata quella di Madonna del fieno. Tale appellativo potrebbe derivare dalla posizione stessa della chiesa, dal momento che la località sovrasta una zona della valle del Calvagnola (cd. Riosecco) per la quale è testimoniata, soprattutto per i secoli XVIII-XIX, la presenza di mulini e pastifici. Il titolo a S. Alfonso, invece, potrebbe derivare dalla presenza della statua del santo, conservata nell’edificio insieme al simulacro della Madonna delle Grazie e a quello di S. Filomena, oggi situati nella chiesa dello Spirito Santo.

Attualmente l’edificio è in stato di rudere ma un comitato di cittadini, sostenuto dalla popolazione del comune e dall’associazione ViviFisciano, ne ha promosso la valorizzazione e la messa in sicurezza in vista di un possibile restauro e recupero.

Fonti e testi di riferimento

Codex Diplomaticus Cavensis, a cura di M. Morcaldi, M. Schiani, S. De Stefano, voll. I-VIII, Milano-Pisa-Napoli 1873-1893.

Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV, Campania, a cura di M. Inguanez, L. Mattei Cerasoli, P. Sella, Roma 1942.

Amelio G., Fisciano e dintorni, Salerno 1994.

Cosimato D., Il territorio della Valle dell’Irno, Salerno 1996.

Crisci G., Campagna A., Salerno Sacra. Ricerche Storiche, Salerno 1962.

Crisci G., Salerno Sacra. Ricerche storiche, 2a edizione a cura di V. De Simone, G. Rescigno et al., II, Lancusi 2001.

L’Archivio Storico del comune di Fisciano (1810-1947), a cura di B. Trotta, Salerno 2008.

Rescigno G., Economia e società nel Principato Citeriore. Lo “stato” di S. Severino nel Settecento, Salerno 1999.

Rescigno G., La valle dell’Irno. L’età dell’oro. (Territorio, società, economia, rivoluzioni), Fisciano 2017.