Vescovo
Carlo Nicodemi nasce a Penta l’11 maggio 1718 da Filippo e da Teresa Ricciardi e battezzato da don Lucio Petrone, protonotario apostolico. A soli 23 anni, il 27 maggio 1741, è ordinato Sacerdote e successivamente si laurea in Diritto Canonico e Civile alla Sapienza di Roma, con la fama di ecclesiastico esemplare e zelante, considerando il sacerdozio come meta già raggiunta e da onorare con la santità della vita.
E’ stato vicario generale delle Diocesi di Noia e di Cosenza e Canonico a Salerno.
Eletto vescovo di Marsico Nuovo (PZ) da Papa Clemente XIV con Bolla del 29 luglio 1771, venne consacrato a Roma il 04 agosto dal cardinale Pallavicino, restaurò la cattedrale della Diocesi e fondò i Monti di Pietà “per sovvenire gli indigenti”.
Dal 26 marzo 1792 fino alla morte è stato vescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia.
Respinse l’ingerenza laica nella giurisdizione della Chiesa, difese i diritti e l’indipendenza della propria attività; allontanò i pastori indegni.
Fu sospettato ed indiziato all’indomani della caduta della Repubblica Napoletana.
Esigeva molto, per questo non fu sempre gradito; ebbe però certamente “carattere monolitico, adamantina fermezza, carità inesausta, limpida coerenza“.
Morì il 02 marzo 1808 a Penta dove venne sepolto nella sua cappella gentilizia, come risulta dall’atto di morte conservato nell’Archivio parrocchiale.
Sitografia di riferimento
Comune di Fisciano